Che cos'è, come funziona, perché farla
La dieta VLCKD, Very Low Calorie Ketogenic Diet, meglio conosciuta come DIETA CHETOGENICA, viene spesso erroneamente associata l’idea di una dieta iperproteica e quindi pericolosa, ma in realtà non è così!
Si tratta di una Dieta Oloproteica (òlo- dal greco ὅλος, significa «interamente») quindi di una dieta che è costituita quasi interamente da proteine ma nella giusta quantità.
Infatti il fabbisogno di proteine è personalizzato e non uguale per tutti.
Non è altro che un regime alimentare
- Normoproteico (apporto proteico fisiologico)
- Ipocalorico (poche calorie)
- Ipoglucidico (pochi carboidrati)
- Ipolipidico (pochi grassi)
Con l’unico scopo di indurre la chetosi, condizione attraverso cui l’organismo è costretto a utilizzare il grasso di deposito per ricavare energia con un evidente dimagrimento.
Nel corso degli anni, infatti, la dieta si è guadagnata l’appellativo di Liposuzione Alimentare, in virtù dei suoi sorprendenti effetti dimagranti.
Cosa vuol dire NORMOPROTEICO?
La dieta VLCKD deve garantire un apporto proteico “fisiologico” tale da preservare la massa magra.
La dieta è studiata in base al fabbisogno specifico del singolo paziente ed elaborata stabilendo un quantitativo proteico ben preciso affinché la dieta non sia né ipoproteica (poche proteine rispetto al fabbisogno individuale) che causerebbe deperimento muscolare né iperproteica (troppe proteine rispetto al fabbisogno individuale), che comporterebbe un dimagrimento più lento.
La dieta sarà quindi ti tipo normoproteica affinché sia efficace e sicura.
Cosa vuol dire IPOCALORICO?
La dieta VLCKD si basa su una drastica riduzione dei carboidrati e dei grassi e quindi un’evidente riduzione delle calorie giornaliere allo scopo di generare e mantenere uno stato di chetosi.
Cosa vuol dire IPOGLUCIDICO?
La dieta VLCKD si basa su una drastica riduzione e non eliminazione dei carboidrati, con un apporto glucidico giornaliero inferiore a 50 grammi.
La scarsa quantità di carboidrati non potrà garantire l’energia di cui l’organismo necessita, dunque sarà costretto ad utilizzare il grasso di deposito.
Cosa vuol dire IPOLIPODICO?
La dieta VLCKD è ipolipidica, pochi grassi ma buoni, pari a circa 15-30 grammi al dì. in quanto l’organismo deve essere costretto a utilizzare i grassi di deposito corporeo.
Quando si è in chetosi l’organismo userà i grassi per produrre energia, provenienti in primis dall’alimentazione e poi dalle riserve di grasso accumulate nel corpo.
Per tale motivo se la dieta chetogenica sarà con un quantitativo di grassi molto basso, permetterà all’organismo di bruciare direttamente le scorte di grasso accumulate dimagrendo più velocemente.
La VLCKD E la FAME
Alla DIETA CHETOGENICA, viene spesso erroneamente associata, anche l’idea di una dieta dove si soffre la fame, essendo un regime ipoclorico, ipoglucidico e ipolipidico, ma in realtà non è così!
Lo stato di chetosi determina un effetto saziante, migliorando la compliance del paziente che riesce a seguire la dieta più scrupolosamente e senza soffrire la fame. La presenza di un sufficiente apporto proteico e l’effetto dei corpi chetonici attenuano il senso di fame che non viene più avvertito dopo i primi 2-3 giorni.
A chi è rivolta la VLCKD?
Consigliata per il trattamento in:
OBESITA’
INSULINO RESISTENZA
L’IPODEMA
OVAIO POLICISTICO
SINDROME METABOLICA
Quali sono i benefici della VLCKD?
La dieta chetogenica offre una serie di benefici per la salute:
- Rapida perdita di peso;
- Azione sulle adiposità localizzate;
- Protezione della massa magra (massa muscolare);
- Scomparsa del gonfiore addominale (effetto “pancia piatta”);
- Migliora la ritenzione idrica e gli inestetismi cellulite;
- Assenza del senso di fame;
- Assenza di stanchezza;
- Pelle tonica;
- Dieta semplice da seguire, anche per chi consuma i pasti fuori casa.
Quali sono le fasi della VLCKD?
La dieta VLCKD consta principalmente di 3 fasi, di durata variabile:
- Fase 1 DIMAGRIMENTO
- Fase 2 TRANSIZIONE
- Fase 3 MANTENIMENTO
La prima fase (DIMAGRIMENTO) consente un rapido dimagrimento senza avvertire il senso di fame grazie alla chetogenesi controllata.
E’ indispensabile l’integrazione con vitamine e sali minerali.
Ha una durata di 3 settimane circa; tuttavia questa fase può essere aumentata o ridotta a seconda delle necessità individuali.
La seconda fase (TRANSIZIONE) consente di consolidare i risultati ottenuti nella fase precedente. Vengono reintrodotti gradualmente tutti gli alimenti esclusi precedentemente.
La terza fase (MANTENIMENTO) è una fase di rieducazione alimentare dove il paziente imparerà a mangiare e mantenere la forma fisica, senza privazioni.
D.ssa Alfano Laura - Biologo Nutrizionista
Via Leonardo Sciascia, 58 - V.ggio Mosè, Agrigento
Mob. 329 7310233
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